Poesie

Poesie

Bit (beat) Megabyte Tablet

  • Ottobre 23, 2015 1:23 am

Tante facce immerse
ovunque. Quasi tutte.
Mi chiedo se sappiano
dove andare, cosa fare.

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Un mondo di condivisione!

Ho incontrato una persona cara ieri:
ci siamo detti buongiorno
con le spine negli occhi.

Che fortuna! Oggi è festa…

Tre rintocchi

  • Ottobre 23, 2015 1:20 am

Fare due passi, adesso.

La padrona seducente
quasi mi vince,
se non fosse
per tre rintocchi
di campane.

So che ci sei

  • Ottobre 23, 2015 1:18 am

So che ci sei.
Vicino. O lontano.
So che con te
sarò al riparo,
che pure io,
sgualcito combattente
di ogni giorno,
ho ancora un cuore
che può essere il tuo
rifugio.

Siamo humus

  • Febbraio 28, 2012 10:59 pm

Sagace
come un furto inatteso
il Sole diviene Re.
Chiama a sé
il Lago,
dove i suoi raggi
sembrano le luci di una città subacquea
e diventano aguzzini
di ogni respiro.

Possiamo adesso assentarci da noi stessi
per capire
che siamo humus.

Ombra di pipistrello

  • Febbraio 28, 2012 10:55 pm

Inevitabile la cattura.

Come una farfalla
nella rete
a grumi di ghiaccio
il nascondiglio fragile
si svela.

Bellicose
una nuvola
e un’ombra di pipistrello.

Il temporale

  • Febbraio 28, 2012 10:52 pm

Arriva il temporale.

Con la nostra paura
felina
difendiamo
i raggi di sole
del nostro eterno
esser persi
come una preghiera sincera
a Dio.

Spesso

  • Febbraio 28, 2012 10:48 pm

Di questi tempi
si nasconde
la luna

spesso

non rimane
che la notte
come luce.

La magia di un’ora inesistente: cielo di carnevale

  • Febbraio 28, 2012 10:46 pm

È beffardo come le emozioni
il mare.

In un’ora troppo tarda
per dormire e per svegliarsi
è come se nel suo grembo salato
possedesse l’alba.

Gabbiani maleducati si agitano
come cacciatori di sole
che trasportano
ingenue pennellate
con solerzia operaia
dal mare al cielo.

Rosso
giallo
viola
blu:
e il cielo
pare
di carnevale.

La tregua

  • Settembre 26, 2009 1:00 pm
Abbracci queste ore
in una tregua
di velluto
e spingi
i pezzetti del mio cuore
fino al prossimo bagliore.

L’ora della merendina

  • Maggio 15, 2009 8:36 pm

Sull’attenti, come

anziane signore ferme,
intimorite, alle strisce pedonali,
non vedi l’ora
della merendina e di qualche
agguato televisivo.
Con le chips a lanciarti
vane moine amorose
e le pantofole a saltare
come le tette di Victoria Sylvstedt,
imbastisci le tue lodi
ad una vita in ritardo e in braghe corte,
lanciando baci dalle tribune
con gli zwieback ribassati
che ti illudono,
fino al prossimo
camion dei rifiuti.